Trivelle e posti di lavoro
(ambiente, miti d'oggi)
Ecco un buon FAQ, neutrale, per informarsi sul Referendum 2016 Trivelle in Mare di domenica 17 aprile. Da parte mia mi sento in obbligo di aggiungere solo una cosa, non neutrale.
Come avrete letto, la ragione del no è una sola: i posti di lavoro che si perdono. Ma attenzione alla favoletta morale dei posti di lavoro, una delle più fetenti imposture moderne con cui si occultano gli enormi interessi dei grandi predatori dietro alle necessità vitali delle prede.
Quando fu catturato El Chapo Guzmán, boss del narcotraffico messicano, el pueblo di Sinaloa era disperato perché aveva perso il mucchio di lavoro che lui procurava. Anche la mafia è un altrettale notevole datore di lavoro, e non è il minore dei motivi per cui perdura. Questi due esempi bastano a capire come il semplice discorso sui posti di lavoro sia uno specchietto per le allodole, una ipocrisia che nasconde sempre qualche tornaconto e qualche inganno pericoloso.
Nel caso del referendum si tratta di farci dimenticare, con quei posti di lavoro, la necessità molto più fondamentale che le fonti fossili vengano abbandonate, che questa è una occasione perfetta per cominciare a farlo perché le concessioni sui pozzi si estingueranno gradualmente, e infine che i posti di lavoro non vanno distrutti ma devono essere ricreati in nuove filiere non inquinanti. I posti di lavoro non esistono a tutti i costi, e non esistono solo a costo del petrolio.
Senza dubbio per me è SÌ.
5mg cialis price
5mg cialis price
online viagra canada
online viagra canada
sildenafil dosage recommendations
sildenafil dosage recommendations
marley generics viagra
marley generics viagra