We need China!

(economia, politica)

Il 30 settembre scorso la Cina ha annunciato il lancio di un suo fondo sovrano, il China Investment Corporation (CIC) che deve gestire la riserve in valuta estera accantonate dalla Repubblica Popolare Cinese. Si tratta nel mondo della più grande montagna di dollari non in mano americana (circa 1400 miliardi). Di questi, il CIC sta investendo 200 miliardi sui mercati in giro per il mondo sia in fondi che in acquisti e acquisizioni molto variegate. Finora ha comprato fra l’altro quote in Total e BP, ed è in trattative per la Dresdner Bank.

Ora capita che la comunità internazionale sia molto a corto di liquidità. Spopolano i soldi finti dei derivati finanziari e di credito, che hanno allentato l’ormeggio con la realtà fino a dimenticarsene. L’esposizione di cittadini e banche è paurosa: di recente Soros stimava in 45mila miliardi di dollari il controvalore fantasma dei soli Credit Default Swap emessi in USA, ed è ben noto il guaio già globalizzato che stanno significando i famosi mutui subprime senza garanzie. Per questo l’operazione cinese è benvenuta dagli occidentali. La cosa più curiosa, qui, è che i soldi veri che devono salvare il capitalismo dal suicidio arrivano da un paese ex comunista. Interessante lezione della storia, se possibile.

La Cina si appresta ad entrare dappertutto anche per questa via, quindi. Altro che gli utensili di serie C e i capi contraffatti. Gli equilibri si stanno spostando rapidamente. Sempre più rapidamente le gigantesche manovre economiche scaricano al suolo la loro immensa energia e modificano la nostra vita, stracciano la sedia sotto le vecchie care parole fuori moda con cui qui ancora si fa una politica difficile da distinguere dalla chiacchiera del piùemeno al bar. Comunismo, capitalismo… che cosa vogliono dire, ormai? Mah.

Il paese ex comunista entra di peso nel mercato ipercapitalista secondo le regole fatte dai miopi logici occidentali, che ora sono costretti a lasciar fare. Tutto continua a montare massa e inerzia in quella medesima direzione malsana.