Imre e Zaha
“Essere senza destino” di Kertész è un’opera per me più grande di tutte quelle della Hadid messe insieme, anche perché sta nella tasca della mia giacca.
“Essere senza destino” di Kertész è un’opera per me più grande di tutte quelle della Hadid messe insieme, anche perché sta nella tasca della mia giacca.
Questo Giubileo? è davvero straordinario: leva contro l’inquietudine e lo smarrimento delle minacce globali del XXI secolo non una croce ma la forza della misericordia che è la parte migliore di noi.
Grazie al grande Luciano Gallino per averci ricordato sempre che «il lavoro non è una merce» e che i dati sono fumo negli occhi senza una visione umanistica a guidarci.
Una campagna sociale danese che affronta con intelligenza il problema della bassa natalità.
Come papa Bergoglio, come Pasolini, come Cechov e i poeti, Zavattini che descrive l’attualissima missione del neorealismo invita tutti noi a fare attenzione alle cose che abbiamo sempre davanti agli occhi, finché il banale sparisce e la vita vera appare in tutto il suo senso.
"Io sono come i nostri scultori: l’umano mi appaga. Vi trovo tutto, persino l’eternità."